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Chiese A Carsoli

Chiesa di S. Maria in Cellis e Chiesa di Santa Vittoria

Chiesa di S. Maria in Cellis

Edificata, intorno al 10° secolo, nella piana a breve distanza dal paese dai Camaldolesi di S.Romualdo venne chiamata S.Maria in Cellis in onore della Madonna.
Nel percorso degli anni venne semidistrutta e riedificata più volte finchè, intorno all’anno 1000, aumentò notevolmente di importanza quando Rainaldo duca dei Marsi, provvedendo ad un suo nuovo restauro, vi edificò anche un monastero che nella prima metà del 11° secolo furono adibiti a Cattedrale e curia per Attone vescovo dei Marsi.
Attualmente la chiesa conserva ben poco della sua primitiva struttura se si eccettua un breve tratto della facciata ed il poderoso campanile realizzato alla lombarda con trifore e bifore e con basamento di blocchi megalitici, provenienti dalle rovine di Carsoli.
Posta accanto al Camposanto, presenta il portale romanico mentre la facciata è stata completamente rimaneggiata in uno stile tardo-rinascimentale, composta a coronamento orizzontale, è suddivisa in da una cornice marcapiano: quella inferiore, che in origine forse era un piccolo portico, ha al centro il portale ed ai lati due strette monofore strombate; inoltre risulta divisa in due parti uguali da quattro pilastri con piedritti sporgenti sui quali impostano tre archi a tutto sesto pari al livello della facciata.
La parte superiore è caratterizzata da una finestra rettangolare, murata, di stile tardo-rinascimentale.
Il campanile, a pianta quadrata costituito da grossi blocchi di pietra, sul fronte presenta, al primo ordine, una nicchia raffigurante un personaggio regale che la tradizione è solita identificare in Carlo 1° D’Angiò, al di sopra una bifora che a sua volta è sormontata da una trifora, sul lato posteriore, in corrispondenza con la nicchia, si apre una monofora.
La chiesa, a navata unica è divisa in due campate da un arco, fu interessata da una notevole attività decorativa del 1132, anni in cui vennero realizzate le porte lignee con intagli raffiguranti storie del Nuovo Testamento e tutt’ora conservate nel Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila.

Chiesa di Santa Vittoria

La tradizione vede la sua nascita per opera di Carlo 1° D’Angiò dopo la vittoria riportata su Corradino di Svevia ma già in una bolla papale del 1188 la chiesa è nominata tra quelle appartenenti all’antica “Celle”.
Quasi sicuramente la chiesa originaria fu ricostruita nel 16° secolo e nel 1676 prese l’aspetto attuale.
Il grande portale ha ai suoi lati due portalini che presentano evidenti analogie con il portale di S.Maria in Cellis.
L’interno della chiesa è a croce latina, con tre navate; colpisce la copertura delle tre navate in capriate lignee riccamente decorate.

Tra le opere mobili presenti sono da ricordare i dipinti su tela di Santa Vittoria del 16° secolo, la decollazione di S.Giovanni Battista 17° secolo, San Sebastiano, anch’esso risalente al 17° secolo e la Madonna del Rosario del 1600.
Nel transetto sono due altari tardorinascimentali, quello di destra datato 1595.

da www.comune.carsoli.aq.it

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