Attrazioni

Tocco Da Casauria

La patria dei venti

Questa la definizione più appropriata del paese che, posto sull’altopiano che si stende ai piedi delle montagne del Morrone, riceve quotidianamente una caratteristica corrente d’aria sul fronte di maggiore estensione dell’abitato. Una qualità che, oltre a conferire al paesaggio circostante – verdeggiante di uliveti assai pregiati un aspetto mosso e arioso è stata recentemente sfruttata con l’impianto di alcune pale eoliche per la produzione di energia elettrica.

Le origini del paese si fanno risalire all’incastellamento operaio sul territorio dall’abbazia di S. Clemente a Casàuria, che già nel secolo XI possedeva in zona insediamenti oggi scomparsi.
Sono nati qui il giurista Francesco Filomusi Guelfi, Domenico Stromei conosciuto come poeta-calzolaio e singolare figura di autodidatta, ma soprattutto Francesco Paolo Michetti.
Il centro storico, entro la linea ovale delle case-mura, si sviluppa intorno all’ampia mole rettangolare del Castello, risalente nelle forme attuali al XV secolo e fortificato agli angoli da quattro poderosi bastioni.

Opposta al Castello si trova la chiesa di S. Eustachio la facciata, rifatta nel 1706, reca due sculture di un precedente edificio; nell’interno a tre navate va citata una croce trecentesca processionale in argento e smalti, opera di Petruccio di Pelino.
In pieno centro è anche l’antica distilleria Toro che produce la rinomata Centerbe, un liquore distillato che si ottiene da numerose piante aromatiche della montagna della Maiella. Nei pressi del cimitero, infine si trova la chiesa rurale di S. Maria delle Grazie in cui si conservano interessanti reperti lapidei.

Ad un chilometro e mezzo dall’abitato c’è il convento di S. Maria del Paradiso (secolo XV), posto in uno scenario di grande suggestione naturale a ridosso della vegetazione boscosa della montagna.
Il luogo di culto è ai margini della Riserva naturale del Monte Rotondo, gestita dal Corpo forestale dello Stato.

da www.provincia.pescara.it

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